L’Afghanistan oltre la guerra, con la benedizione di una Lonely Planet
L’Afghanistan oltre la guerra, con la benedizione di una Lonely Planet,di mariazuppello per http://blog.panorama.it
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Adesso sull’Afghanistan è uscita anche la Lonely Planet, la benedizione che mancava perché il paese possa tornare a vivere in tutti i sensi, anche sul fronte del turismo. Del resto negli anni ’70 era già stato una meta d’obbligo per un certo tipo di viaggiatori, gli hippy occidentali in cerca di mete alternative, dal sapore antico e mistico insieme ad Istanbul e Goa. Il sud dell’Afghanistan resta comunque impraticabile e le istituzioni internazionali continuano a sconsigliare un giro da quelle parti ai turisti fai da te. Ma allora perché la tanto accreditata Lonely Planet sforna adesso la prima guida sul paese?
Forse per inseguire un sogno, quello del curatore Paul Crammer, profondo conoscitore del mondo islamico e ideatore del sito Kabul Caravan ma anche per dimostrare che questo paese da qualche parte può sperare di rinascere grazie anche agli appassionanti racconti di altri esperti internazionali come Christina Lamb e Tamim Ansare.
E allora, che si parta realmente o no, si può sempre viaggiare sul filo delle pagine e scoprire luoghi che la guerra aveva fatto dimenticare. Il Ka Faroshi Bird Market di Kabul è una meta obbligata con i suoi colori sgargianti che non si perdono nella polvere della città e con centinaia di uccelli chiusi nelle gabbie pronti per essere venduti. La guida offre in questo senso consigli utili. Come non perdersi, cosa vedere ma anche come fare per raggiungere i siti, per esempio il bellissimo minareto di Jam arroccato sulle montagne o la mosche di Herat e i suoi mosaici.
E se si parte veramente si potranno fare sogni tranquilli, nel senso letterale del termine. A Kabul infatti è sorto un complesso alberghiero da far invidia agli hotel di Dubai, non a caso è stato messo su da un gruppo che investe anche negli Emirati Arabi Uniti. Al Safi Landmark Hotel & Suites l’occidentale in cerca di comodità potrà trovare quaranta suites e perfino una palestra con tutti i comfort. Resta solo una domanda. Viaggiare non significa forse tra le altre cose anche lasciarsi alle spalle le certezze del quotidiano? I paesaggi mozzafiato dell’Afghanistan però valgono più di mille dubbi. (Pubblicato il 14 dicembre 2007) -
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