Home Destinazioni Destinazioni Africa Africa Libia Libia Libia: L'epopea di Notto, il canotto L'epopea di Notto, il canotto

L'epopea di Notto, il canotto

Racconti e Articoli di Viaggio

Divertente racconto di viaggio nel Sahara della Libia, di Robo Gabr'Aoun - Inviato il 13 gennaio 2004 da Robo GabrAoun.

L'epopea di Notto, il canotto

Eccomi di ritorno dalla mia ennesima immersione in Nord Africa. Questa che mi accingo a presentarvi è l’allegra storia di sei uomini, sei donne ed un canotto, e delle loro avventure e disavventure in quel di Libia… Sabato 23 Dicembre ore 8.00 del mattino. Ci incontriamo ad un Autogrill della Torino-Savona con gli altri equipaggi del Thunderbolt Team.

La settimana appena trascorsa è stata davvero tragica dal punto di vista dell’organizzazione. Era andato tutto storto: il mio appoggio in Libia inspiegabilmente irraggiungibile, i vari contatti in Tunisia pure, i fax che tornavano indietro senza risposta, la CTN che non riusciva a far quadrare le nostre prenotazioni... ma ero fiducioso. Sarebbe andato tutto bene. Del resto ero stato puntigliosissimo nel preparare tutto per tempo, ma il silenzio dei miei referenti locali mi spaventava. Inch- Allah. La nota più dolente erano due auto, tra le quali la mia, con problemi di tutto rispetto. Tanto per capirci, fino alle 21 della sera precedente la trasmissione anteriore della mia Camilla II non voleva proprio saperne di funzionare, e per giunta senza motivo, mentre il preparatissimo Rocky del mio amico Dario Dromedario faceva salire il termostato dell’acqua a 105 °C appena si toccavano i 120 all’ora. Insomma... panico, ma il buon Kanister, meccanico del Team, rasserenava la banda ponendo sopra questi eventi un velo di pacato ottimismo.



All’autogrill sopra menzionato i nostri sei bestioni spiccano ricoperti di piastre che peraltro speriamo di utilizzare con parsimonia. Alle fiancate, gli adesivi del mio amico Mabrouk, di Awbari, e quelli del Team, con l’aggiunta del dromedario di Sahara El Kebira, in omaggio al mio amico Alvise, il Canadese Feroce.

Chi c’è? Dunque, ci sono Mauro Palà ‘d brasa e la mogliettina bionda con ciuffo rosso Edi Sbrodoledi, ancora con gli abiti immacolati da macchie di cioccolata, col sabbiosissimo Pajero 2800; Dario e Stefi, con l’indomito Rocky che potrebbe andare tranquillamente nel parco auto della Dakar. Kanister e Dani "senti senti" col mitico Toyotone HDJ80, con piastre al posto del paraurti anteriore… e nel bagagliaio l’officina completa, con tanto di crick ad aria compressa; la bionda avvocata Barbara ed Eros, detto Parin per la sua veneranda età, con un enorme Nissan GR; una coppia di nuovi amici di Rovereto, Albert e Doris, col loro rossissimo Nissan Terrano I, unici a sfidare il gelo del suolo africano con una tenda igloo; infine noi, ebbene sì, Robogabraoun e la Lellina, con la nuova Camilla II, sobria nella sua livrea quasi da cittadina, ma che nasconde (ce lo auguriamo!) un cuore da vera off-road, mastino da sabbia, caterpillar delle dune, godzilla degli chotts, eccetera eccetera eccetera. Insomma un normalissimo Nissan Terrano II, con appena qualche ritocco (bè, "qualche" per modo di dire), nell’assetto.



Ma ad un attento osservatore non poteva sfuggire una forma strana, quasi scafiforme, di lexan piegato a pressa, rinforzato in alluminio, inalberata sopra l’Air Camping di un’auto del gruppo. Vi presento lo scafo da sabbia di Notto, il canotto, ancora sgonfio e piegato, giallo e blu: un comune canotto da spiaggia!

Partiamo, fiduciosi di imbarcarci anche grazie alla soffiata dell’amico Musi, alias Sahara Dream, che mi aveva avvertito del pericolo. Dato il numero enorme di biglietti venduti dalla Cotunavdi, un cargo trasporto-auto, mi aveva fatto decidere di trovarmi in porto con un anticipo di circa otto ore. Tralascio in questa sede il rapporto sulle nuove formalità doganali in Tunisia, per saltare subito alla cena di Natale, consumata intorno alle 02.30 della notte del 24/25 presso la tavola dell’Hotel Oasis di Gabes, ove vengo battezzato dal Direttore Monsieur Thunder, per via dei fax intestati al Team scambiati quando ero ancora in Italia. Detto fatto: divento Monsieur Thunder (doverosamente da pronunciarsi "u" alla francese) ed Anto ovviamente Madame Bolt! continua "L'epopea di Notto, il canotto" (Pubblicato il 13 gennaio 2004) - Letture Totali 72 volte - Torna indietro



Ti è stato utile (ti è piaciuto) questo contributo? Votalo!

Pagine correlate...


Libia: tutti gli articoli/racconti Libia: tutti gli articoli/racconti
Come Mohamed mi battezzò Robo Gabr'Aoun Come Mohamed mi battezzò Robo Gabr'Aoun. Emozioni e Itinerari di un uomo a spasso per il Sahara, di Robo Gabr'Aoun...
Invia ad un amico Invia ad un amico Condividi Come Mohamed mi battezzò Robo Gabr'Aoun su Twitter
Aboubhakar, l’imazighen di Ghat Aboubhakar, l’imazighen di Ghat. Emozioni e Itinerari di un uomo a spasso per il Sahara, di Roberto "Robo Gabr'aoun"...
Invia ad un amico Invia ad un amico Condividi Aboubhakar, l’imazighen di Ghat su Twitter
Un radiatore per Mohamed Un radiatore per Mohamed. Un radiatore per Mohamed è un ritratto tratto da "La Sabbia è in me" di Robo Gabr'Aoun...
Invia ad un amico Invia ad un amico Condividi Un radiatore per Mohamed su Twitter

EBOOK-AUSTRALIANDO.jpg

Questo contributo e' frutto di un invio esterno a Viaggiatorionline.com. Se sei certo che esso violi le regole del Diritto d'Autore o della Proprieta' Intellettuale ti preghiamo di avvisarci immediatamente utilizzando i Commenti, aggiungendo poi Abuso e motivazione. Grazie

EBOOK-AUSTRALIANDO.jpg

Registrati come Operatore Turistico

EBOOK-SANGREAL.jpg