Violenti scontri
Ottobre 2003. Violenti scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine a La Paz, El Alto e Cochabamba, in Bolivia
I violenti scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine (23 morti e un centinaio di feriti), esplosi il 13 ottobre 2003 in particolare a La Paz, El Alto e Cochabamba, fanno vivamente sconsigliare di recarsi in Bolivia. Coloro che vi stiano soggiornando, per turismo o per lavoro, sono invitati a segnalare la loro presenza all'Ambasciata d'Italia a La Paz (ambitlap@ceibo.entelnet.bo), a seguire l'evolversi degli eventi e a evitare i luoghi di assembramento e le manifestazioni. L'aeroporto di El Alto è chiuso. Le strade di La Paz sono ostruite da pietre, tronchi e spazzatura, rendendo impossibile la circolazione delle automobili, dopo due settimane di sciopero contro il progetto del governo di esportare il gas naturale verso gli USA e il Messico senza averlo prima trattato nel paese.
Il deterioramento della situazione di grave instabilità, cominciata con i disordini e i saccheggi scoppiati il 13 febbraio (32 morti e 200 feriti), ha portato a un clima di diffuso malcontento della popolazione che, con l'opposizione, ha chiesto le dimissioni del presidente. Nella notte del 18 ottobre De Lozada ha dato in effetti le proprie dimissioni ed è fuggito a Miami, ed è auspicabile che il suo successore Carlos Mesa riporti progressivamente la situazione del paese a uno stato di normalità. (Pubblicato il 29 gennaio 2004) -
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