Giappone

Trasporti: dal noleggio auto ai voli interni

Trasporti in Giappone: dai voli interni al noleggio auto

Aerei
I trasporti aerei sono comodi per spostarsi dalle isole principali a quelle minori e spesso non risultano più costosi dei treni. In genere, per gli postamenti inferiori ai 700 km sono più rapidi e convenienti i treni. Consigli. 1- Verificate sempre se avete diritto a qualche sconto perché sono previste riduzioni piuttosto bizzarre: per esempio, la JAL offre uno sconto a gruppi di 3 o più donne che viaggiano insieme oppure alle coppie sposate nelle quali la somma dell'età del marito e della moglie è pari o superiore a 88...

Auto e moto
Anche se la rete stradale sia altamente sviluppata, non è consigliato scegliere questo mezzo di trasporto se non per spostamenti molto limitati (gite giornaliere). Oltre al fatto che la guida è a sinistra, va rimarcato che i limiti di velocità veramente ridottissimi (40 km/h in città e statali, 80 km/h in autostrada) rendono davvero complicato pensare di muoversi da sé perché limiti e i divieti sono molto rispettati. Per chi non c’è abituato, guidare a tali velocità può risultare moltro stressante! Per chi è invece paziente e curioso, noleggiare un'automobile è possibile in aeroporto esibendo la patente internazionale. Si trova una discreta segnaletica in inglese, conducenti cauti, benzina meno cara che da noi e parcheggi non così introvabili come la mitologia popolare tende a far credere. La motocicletta può essere un ottimo mezzo per spostarsi; in molte località si trovano i cosiddetti 'step-thru' con 50cc di cilindrata, che si possono guidare senza patente.

In bicicletta
È perfettamente fattibile anche visitare il Giappone in bicicletta. Il segreto per godersi una vacanza sulle due ruote è tenersi lontani dalle rotabili principali e spostarsi sui tragitti meno battuti.

Autobus
Gli stessi limiti di velocità rendono sgradevoli gli spostamenti in autobus, comodissimi nelle grandi città pur in presenza di ottime linee metropolitane: informarsi sempre sulla possibilità di effettuare abbonamenti giornalieri. Pur molto lenti, gli autobus hanno l'indubbio vantaggio di essere economici. Inoltre, a meno che non optiate per il vagone letto (spendendo ancora di più), viaggiare di notte su un autobus con i sedili reclinabili è preferibile a dover passare la nottata in piedi su un treno.

Treni
Il migliore mezzo di trasporto è senza dubbio il treno: a fronte di una rete sviluppatissima (più di 20.000 km di strade ferrate), il Giappone dispone per parte delle linee di un vero e proprio gioiello, lo Shinkansen, il treno proiettile, presente in tre tipologie: il Kodama, l’Hikari ed il Nozomi, che raggiunge una velocità di 300 km/h. Questi treni, comodi, veloci e silenziosi, uniscono all’elevatissima tecnologia le classiche forme giapponesi di rispetto per la persona (ad esempio, il divieto di utilizzo della suoneria per i telefonini e l’obbligo di uscire dalla carrozza per rispondere!). Chiaramente, il treno non è un mezzo di trasporto particolarmente economico: una semplice breve tratta come quella da Hamamatsu ad Odawara (sola andata) di circa 173 km costa 3500 yen, pari a 27 €. Qualunque turista, o anche chi viene in Giappone per motivi di lavoro, deve quindi dotarsi del Japan Rail Pass (permette oltretutto di usufruire liberamente di tutti i mezzi pubblici che espongono il marchio di questa compagnia: autobus, metro, treni), ossia dell'abbonamento valido per tutti i tipi di treno ad eccezione del Nozomi e dei vagoni letto.
Esistono diverse tipologie di Japan Rail Pass, per una durata di 7, 14 o 21 giorni, in prima classe o in classe ordinaria, a copertura dell’intero territorio o diviso in zone (JR East Rail Pass, JR West Rail Pass, JR Kyushu Pass, JR Hokkaido Pass). Nonostante il prezzo che in partenza può apparire assai elevato (ad esempio JR Pass ordinary per 21 giorni 57.700 yen, circa 450 € al cambio attuale), appare assai conveniente per chi deve effettuare numerosi spostamenti: conviene fare qualche calcolo prima di partire. Ci si deve comunque ricordare che il JR Pass non è acquistabile in Giappone: bisogna procurarselo prima di partire in una delle agenzie convenzionate; queste agenzie consegnano all’acquirente un voucher che deve essere cambiato con il pass vero e proprio all’arrivo in Giappone presso uno degli uffici presenti in tutti i maggiori aeroporti (Narita, Kansai) o in tutte le principali stazioni. Al momento del cambio dovrà essere indicata la data di decorrenza (comunque non oltre tre mesi dall’emissione del voucher). Per tutte le informazioni, anche relative alle varie tipologie, ai prezzi, alle agenzie convenzionate in Italia e nel resto del mondo per l’acquisto del pass, si consiglia di consultare il sito www.japanrail.com, in inglese ma dettagliatissimo. Consigli. 1- Si consiglia a chi utilizza il treno di procurarsi appena possibile, in uno degli uffici informazioni delle principali stazioni, di un timetable con indicate le tratte e i tempi di percorrenza: data infatti la scarsa conoscenza dell’inglese da parte dei giapponesi, può diventare una vera impresa, anche in centri relativamente turistici, ottenere sufficienti informazioni. 2- Generalmente il Japan Rail Pass è utile, ma è da considerare che ultimamente è notevolmente aumentato, e prima di acquistarlo uno dovrebbe calcolare quanto ha intenzione di muoversi in loco. E' infatti convieniente solo a chi è certissimo che si sposterà di frequente all'interno e fuori dalle città. 3- Glossario minimo. Futsuu, treni locali. Kyuukoo o Express, treni espresso. Tokkyuu o Limited Express, treni intercity. Shinkansen, treni paragonabili all'EuroStar.

In città
I trasporti sono cari, ma tutto è relativo se si guarda alla qualità del servizio. Se la metropolitana giapponese sembra cara, è anche vero che ci sono decine di linee, i treni sono frequenti e sempre in orario, con aria condizionata, con annuncio delle fermate e segnali per i ciechi da non so da quanti anni (ora anche in inglese). Tra l'altro, per i ciechi ci sono anche facilitazioni all'esterno: tutti i marciapiedi hanno piastrelle in rilievo per segnare i percorsi e tutti i semafori emettono musica quando si può passare. Ogni distretto ha le sue caratteristiche. Il trasporto pubblico è eccellente, ma cessa a mezzanotte. Per i viaggi locali, i biglietti sono venduti dai distributori automatici (kippu jidoo hanbaiki). Il biglietto è magnetico e antitruffa (va inserito anche all'uscita) dove viene trattenuto dall'obliteratrice. I vari costi sono segnati su una mappa posta sopra gli stessi distributori: a fianco al nome di ogni stazione di arrivo, vi è posto il prezzo in yen. L'unica difficoltà per un turista, sarà la lettura. Consigli. Per risolvere ogni problema, pagate la tariffa minima, di 130 yen, col tasto più a sinistra. Accedete al treno, scendete alla stazione scelta e qui pagare la differenza presso il personale o l'apposita macchinetta. Basta inserire il biglietto in alto, e sul display appare la differenza da inserire. Ne uscitrà il biglietto per uscire e l'eventuale resto. Non vergognatevi ad farlo: gli stessi giapponesi usano questo metodo per risparmiare tempo. Esistono delle "Card" cumulative, la "Orange Card", in tagli da 1.000, 3.000, 5.000, 10.000 yen. Sono vendute in appositi distributori automatici. Consigli. 1- Pressoché tutte le città giapponesi hanno anche gli autobus, ma in genere sono difficili da usare per gli stranieri, è molto più semplice utilizzare i tram, presenti in alcune città. 2- I taxi sono comodi ma costosi. 3- Per salire sui metrò, fate la coda ai lati delle porte e aspettare che la gente scenda prima di salire. Idem per l'autobus!

Traghetti
Con i traghetti si possono visitare parti del Giappone che altrimenti non è possibile raggiungere; una fitta rete di traghetti collega Kyushu, Shikoku e la costa meridionale della zona occidentale di Honshu solcando le acque del Mare Interno. Altri traghetti mettono in comunicazione le isole principali con le numerose isole più piccole e con quelle attorno a Okinawa proseguendo fino a Taiwan.

Itinerari suddivisi per area geografica
Honshu
Prima meta del viaggio, data anche la vicinanza con l’aeroporto internazionale di Narita, è senza dubbio la capitale, Tokyo. Tokyo rappresenta un mondo a sé rispetto al resto del Giappone, una metropoli con più di 12 milioni di abitanti che rappresenta la massima espressione del lato iper-tecnologico del paese del Sol Levante. La zona centrale della città, con i due quartieri di Akihabara e di Ginza, offre il meglio in fatto di negozi e grandi magazzini con tutte le novità dalla tecnologia alla vendita di kimono tradizionali. Esteticamente è invece il quartiere situato a Shinjuku ovest che avvicina Tokyo a Manhattan, con il gran numero di grattacieli che ospitano uffici amministrativi e governativi. Nella parte occidentale della capitale si trova il quartiere di Shibuya, vero centro culturale della città: chi vuole divertirsi, ascoltare musica o anche semplicemente passare il suo tempo a giocare all’alienante pachinko (un consiglio: entrate almeno una volta in una delle sale in cui si gioca, non ve ne pentirete!), qui ha l’imbarazzo della scelta. La visita alla città non può concludersi senza aver visitato lo Stadio Nazionale di Sumo, a Ryogoku, nella periferia orientale di Tokyo e, se possibile, senza aver assistito almeno ad un incontro.
Proseguendo verso l'Honshu occidentale si possono visitare le antiche capitali del Giappone, senza tuttavia tralasciare di ammirare il principale simbolo giapponese, il Monte Fuji ed i cinque laghi che lo circondano: ci vuole parecchia fortuna, soprattutto in estate, per poterlo ammirare senza nuvole; in caso contrario, vi garantisco che il giro dei laghi è comunque soddisfacente.
Kamakura, capitale dal 1185 al 1333, conserva ancora numerose vestigia del suo periodo di maggiore splendore: la visita è comunque giustificata da sola dal Grande Buddha (Daibutsu), realizzato in bronzo e alto 13,5 m. Ancora più consigliabile, data anche la vicinanza a Kyoto, una visita a Nara, che presenta un centro storico immerso in un parco di oltre 500 ettari e nel quale girano liberamente oltre 1000 cervi: tra i vari templi, da non perdere l’imponente Todai-ji, costruito per dare un tetto al Grande Buddha (Vairocana), alto 16 m, costruito nel 752 fondendo bronzo, mercurio e cera.
Kyoto è senza dubbio la più bella e affascinante città dell’arcipelago, una perfetta fusione del Giappone antico con gli aspetti più moderni della cultura locale. Solo la visita di questa antica capitale richiederebbe parecchi giorni, dato l’impressionante numero di magnifici templi, pagode, giardini zen che compaiono ad ogni angolo. Solo per citare i più interessanti, non si possono perdere il meraviglioso Kinkaku-ji, o Padiglione d'Oro, e l'affine Ginkaku-ji, o Padiglione d'Argento, il Tempio Kiyomizu-dera, dal quale si gode una splendida vista su tutta la città, il Tempio Ryoan-ji con il suo famosissimo giardino zen. Ma Kyoto è in realtà una città fatta per camminare e perdersi nelle stradine del quartiere Gion, arrivando al calar del sole al vicolo Pontocho per veder apparire le vere geisha; per scendere dal Tempio Kiyomizu lungo le strade lastricate Sannen-zaka e Ninen-zaka; per seguire la passeggiata del filosofo, spettacolare nel periodo dei ciliegi in fiore; per passeggiare lungo il fiume Kamo e fermarsi a mangiare in uno dei ristorantini aperti sopra le piattaforme yuka…una città che sa veramente farsi amare.
Da Kyoto si può risalire verso la parte centro-settentrionale dell’isola, fare tappa a Nagano, piacevole città sede delle Olimpiadi Invernali del 1988, conosciuta per il frequentatissimo Tempio Zenko-ji, e da qui visitare le sorgenti termali di Jigokudani Onsen, in cui più di 300 macachi vivono immersi, nel periodo invernale, nell’acqua caldissima, e quindi la penisola di Noto con i suoi tradizionali villaggi di pescatori sparsi lungo la costa.
Spostandosi verso l'estremo settore occidentale si arriva ad Hiroshima, città tristemente famosa per l’esplosione della prima bomba atomica il 6 agosto 1945 che causò oltre 200 mila morti: Hiroshima è chiaramente una città moderna, essendo stata completamente rasa al suolo dall’esplosione; ma una visita è necessaria per vedere la cupola della bomba A, unica testimonianza ancora in piedi di quel triste giorno, e per visitare l’impressionante Museo della Pace che descrive in modo compiuto gli effetti terrificanti della tragedia.

Kyushu
Una visita alla più meridionale tra le isole principali dell’arcipelago non può prescindere dall’immersione nelle acque termali di Beppu e da un giro lungo gli "Inferni bollenti", piccoli laghetti di fango ribollente con colorazioni differenti. Ci si sposta quindi sul lato occidentale dell’isola, a Nagasaki: nonostante gli effetti devastanti della bomba atomica esplosa sulla città tre giorni dopo Hiroshima, conserva numerosissime testimonianze dei secoli passati, e risulta essere una località veramente piacevole.
Per gli amanti delle escursioni si consiglia una visita ai cinque crateri del Monte Aso e alla "terra del fuoco" circostante, nel settore centrale dell’isola, e al Kirishima National Park, costellato di vulcani, laghetti e sorgenti termali.

Arcipelago di Ryukyu
Tra le 65 isole che compongono l’arcipelago situato nell’estremo settore meridionale del Giappone, non si può tralasciare Okinawa, vero fulcro turistico, famosa anche per l’omonima feroce battaglia tra l’esercito giapponese e le forze alleate durante la Seconda Guerra Mondiale; ma chi desiderasse maggiore tranquillità può recarsi nella bellissima Kume, nella vicina isola O con il suo spettacolare mosaico naturale di pietre pentagonali a forma di guscio di tartaruga, nelle stupende spiagge delle isole Miyako, circondate e protette da barriere coralline.

Hokkaido
La seconda isola per dimensione, situata nel versante nord orientale dell’arcipelago, è anche la più selvaggia ed incontaminata, ideale per gli amanti delle escursioni e per chi volesse interrogarsi sulle origini della popolazione autoctona: qui infatti risiedono quelli che sono considerati gli antenati dei giapponesi di oggi, gli Ainu, ormai ridotti a poche decine di migliaia. Una visita merita senza dubbio Sapporo, capitale di Hokkaido, anche se è altamente consigliabile andarci nella seconda settimana di febbraio in corrispondenza del bellissimo Festival della Neve (Yuki Matsuri). Tra le varie riserve naturali presenti nell’isola si consigliano invece il Daisetsuzan National Park, che presenta meravigliosi colori dorati nel periodo autunnale, e l'Akan National Park, famoso per i suoi bellissimi laghi (Mushu, Akan e Kussharo). (Pubblicato il 27 dicembre 2004)

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