Birmania

Arrivo in aeroporto

Birmania: arrivo in aeroporto

Le pratiche di immigrazione si sono notevolmente snellite rispetto agli anni scorsi. All’arrivo all’aeroporto di Yangon, ad esempio, non è più obbligatorio dichiarare puntigliosamente tutto quello che il turista porta con sé (tipo macchine fotografiche, videocamere, ecc) anche se il regolamento invita ancora a farlo. In ogni caso, all’aeroporto occorre sottostare alla seguente procedura:
-mettetevi pazientemente in fila per il controllo passaporti;
-una volta superato il controllo passaporti e visti, in mezzo all’atrio degli arrivi verrete fermati da alcuni addetti (qualcuno in divisa e con regolare tesserino, altri in borghese) che controllano se il turista in arrivo fa parte i un gruppo o viaggio organizzato oppure se è un indipendent traveller; in questo caso verrete invitati a recarvi allo sportello per il cambio dei dollari americani in FEC (cosa che da qualche tempo non è più obbligatorio fare, quindi acconsentite poi cambiate direzione);
-nel caso in cui non riusciate a farvi capire dal personale addetto oppure di palese tentativo di superare il controllo, il personale di cui sopra vi chiederà di mostrare il passaporto. E’ in questo momento che è facile sentirsi rivolgere la rituale domanda "do you have a present for me? " per cui è necessario essersi già preparate alcune banconote di piccolo taglio (1 o 5 US$) da elargire al funzionario questuante. Queste persone, infatti, giocano sul fatto che il turista in arrivo è spesso sfornito di banconote di piccolo taglio e quindi è costretto a regalare somme notevoli. Nel caso in cui non vogliate sottostare alla richiesta di cui sopra, il funzionario applicherà alla lettera la normativa vigente ed effettuerà con estrema lentezza i relativi adempimenti burocratici.
- recatevi alla dogana. A bordo dell’aereo avrete ricevuto un modulo per la dichiarazione doganale (simile a quello che si riceve all’arrivo in Thailandia) su cui il personale della Dogana apporrà un timbro e quindi vi riconsegnerà. Attenzione a non smarrire questo foglietto, poiché costituisce l’unica prova di possedere legalmente gli oggetti dichiarati. A questo punto avete adempiuto a tutte le formalità burocratiche e siete pronti ad iniziare il vostro soggiorno in Myanmar.

Nell’atrio dell’aerostazione non sono ammessi i conducenti di taxi ed i portabagagli, ma vi staziona una moltitudine di "agenti turistici" pronti a vendervi sistemazioni alberghiere e corse in taxi. Verrete letteralmente aggrediti da questa moltitudine per cui è facile che il turista indipendente venga indirizzato verso hotel sconosciuti e/o fuori mano. Tenete testa a questi operatori e, se non avete scelto a priori la vostra sistemazione alberghiera, almeno scegliete preventivamente l' ubicazione (è preferibile scegliere gli alberghi situati nella downtown) e la fascia di prezzo. Forti di questo, chiedete di poter visionare almeno due o tre alberghi prima di prendere la decisione finale.

Normalmente il prezzo della corsa in taxi è compreso nella tariffa alberghiera, ma vi potrà essere richiesto il pagamento della corsa che normalmente si aggira intorno ai 3 o 5 US$. In questa fase, non perdere mai d'occhio i bagagli in quanto è facile che nella confusione vengano scambiati o imbarcati su di un taxi diverso. Il tassista vi proporrà di fermarvi lungo il tragitto per acquistare della moneta locale (Kyats): è consigliabile rifiutare questa operazione in quanto il cambiavalute (ovviamente scelto dal tassista) vi applicherà un tasso di cambio inferiore al normale di circa il 10% in modo da dare una percentuale al tassista che vi accompagna. (Pubblicato il 21 luglio 2004)

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