Home Destinazioni Destinazioni Asia Asia Thailandia Thailandia Thailandia: Disavventure e riflessioni di un giorno a Bangkok Disavventure e riflessioni di un giorno a Bangkok

Disavventure e riflessioni di un giorno a Bangkok

Racconti e Articoli di Viaggio

Resoconto di un giorno vissuto a Bangkok, la capitale della Thailandia, di Ivan Sgualdini - Inviato il 13 gennaio 2004 da Ivan Sgualdini.

Disavventure e riflessioni di un giorno a Bangkok

Io e Stefania atterriamo a Bangkok dopo un interminabile viaggio in aereo e, dopo una bella dormita e una lauta colazione, ci sentiamo carichi, pronti ad affrontare il primo giorno nella immensa ed affollata capitale thailandese. Una ventata di afa irrespirabile ci travolge appena mettiamo piede fuori dall'hotel. Vacilliamo appena. E' una bella giornata. Appostati all’ingresso ci sono tre taxi, ma noi siamo grandi camminatori e vogliamo renderci conto delle distanze. Le case intorno non si può dire certo siano belle, come abbiamo già avuto modo di notare dall'ampio panorama che si vedeva dalla finestra della nostra stanza al 7° piano. Ci avviciniamo al fiume nel tentativo di trovare la fermata del taxi-boat del Chao Praya, il traghetto che percorre il fiume ed è consigliato da diverse guide per evitare il traffico di Bangkok.



La situazione si presenta subito più complicata di quel che pensavo: alla fermata c'è un cartello scritto in thai con gli orari, per niente chiaro, e una piattaforma galleggiante da far venire il mal di mare solo a guardarla. Non abbiamo la minima idea di quanto dobbiamo aspettare, così desistiamo dal taxi-boat e decidiamo di continuare la passeggiata.

Attraversiamo un lungo ponte in mezzo ad un traffico continuo e ad uno smog asfissiante. Sotto, qualche chiatta passa nel fiume trasportando di tutto. Vedo il tanto atteso taxi-boat arrivare alla fermata. Si tratta di un barcone sgangherato dove la gente sale e scende "al volo" dalla piattaforma galleggiante tutta arrugginita poc'anzi citata. Rimango sbalordito. A dire il vero, mi aspettavo un mezzo pubblico un po' più decente. Più sollevati, proseguiamo dritti per la strada principale, ma quello che vediamo ci lascia parecchio perplessi. L'impatto non è certamente non da poco per chi non ha mai visto questi posti. Baracche e negozietti strani si susseguono ad ogni genere di bancarelle, presenti ovunque, in condizioni di ordine ed igiene molto lontane dagli standard minimi europei.



Nonostante la preparazione mentale al mondo thailandese, leggendo e documentandomi su vari testi, vedere queste realtà dal vivo è un altra cosa. Le persone sembrano così diverse, a volte strane... Certe facce sembrano a volte amichevoli, altre per niente. E' necessario uscire dagli schemi di pensiero tipicamente occidentali, cercare di volta in volta di valutare le cose con estrema attenzione. Col senno di poi, posso ben affermare di non aver avuto nessun problema di nessun genere dal punto di vista della "sicurezza personale", e questa non è certamente stata tutta farina del mio sacco...

Dopo circa un’ora risulta ben evidente che le distanze sono davvero grandi ed il caldo è insopportabile. Decidiamo così di prendere un taxi. Trovarne uno non è certo un problema, passano in continuazione ovunque. Saliamo e chiediamo di portarci al Grand Palace.



Facciamo una chiaccherata col simpatico tassista mentre godiamo un po' del fresco dell'aria condizionata. La tratta viene a costare incredibilmente appena 50 bath, poco più di 1 euro! Cominciamo ad avere una vaga idea del perché tutti sconsigliano vivamente di camminare a Bangkok e del perché ci siano così tanti taxi e tuk-tuk.. Spendiamo tre ore nei bellissimi templi del Grand Palace, e all’uscita tentiamo di spostarci al Wat Pho, altro must di Bangkok. Nonostante i mille tuk-tuk in circolazione decidiamo per una passeggiata, sulla carta appena 500 metri. A metà strada, un signore ci ferma per chiedere dove stiamo andando e ci spiega che il Wat Pho è chiuso per una ricorrenza.

Parliamo del più e del meno, ci chiede da dove veniamo... sembra inizialmente davvero gentile e onesto. Arrivo a pensare quasi che sia uno del posto che lavora nel tempio, ma invece non è così. Dopo aver tirato fuori una cartina, comincia a proporre un giro turistico tutto programmato per soli 50 bath. Con poco più di 1 euro questo signore chiama un tuk-tuk e ci fa girare a Bangkok tutta la sera, portandoci in posti precisi come un certo Lucky Budda e un centro commerciale per comprare pietre preziose (dove, guarda caso, prorpio oggi c’è un’incredibile promozione…), per poi riportarci nientemeno che in hotel. Grandioso! continua "Disavventure e riflessioni di un giorno a Bangkok" (Pubblicato il 13 gennaio 2004) - Letture Totali 118 volte - Torna indietro

0 Commenti - Voti : 1 Media :   Commenti

Ti è stato utile (ti è piaciuto) questo contributo? Votalo!

Pagine correlate...


Thailandia: tutti gli articoli/racconti Thailandia: tutti gli articoli/racconti
Thailandia, gli zingari del mare Thailandia, gli zingari del mare. Thailandia, gli zingari del mare, è un racconto di Francesco Bizzini per www.ilreporter.co...
Invia ad un amico Invia ad un amico Condividi Thailandia, gli zingari del mare su Twitter
Cinque cose da sapere prima di andare in Thailandia Cinque cose da sapere prima di andare in Thailandia. Probabilmente avete già sentito parlare molto di Thailandia. La 'Terra del Sorriso' è nota...
Invia ad un amico Invia ad un amico Condividi Cinque cose da sapere prima di andare in Thailandia su Twitter
Evviva il paese del sorriso! Evviva il paese del sorriso!. La definizione di "paese del sorriso" non è affatto abusata, anzi: la realtà supera ogni a...
Invia ad un amico Invia ad un amico Condividi Evviva il paese del sorriso! su Twitter

EBOOK-AUSTRALIANDO.jpg

Questo contributo e' frutto di un invio esterno a Viaggiatorionline.com. Se sei certo che esso violi le regole del Diritto d'Autore o della Proprieta' Intellettuale ti preghiamo di avvisarci immediatamente utilizzando i Commenti, aggiungendo poi Abuso e motivazione. Grazie

EBOOK-AUSTRALIANDO.jpg

Registrati come Operatore Turistico

EBOOK-SANGREAL.jpg