Michele Salvatore
Esperto per: Mondo. Viaggiare (crociere a vela), Caraibi (crociere a vela), Marchesi (crociere a vela), Polinesia Francese (crociere a vela) - Inviato il 13 gennaio 2004 da Michele Salvatore.
(testo di Elena Sacco) Michele somiglia a Bing Crosby, ma per i miei figli somiglia all'Armando della Pimpa (di Altan). Qualcuno lo ha forse già visto in TV durante le puntate dei Turisti per Caso dedicate alla Polinesia e ai Caraibi, intervistato dalla Syusi e da Patrizio. Se i Turisti per Caso si sono interessati a lui per due volte, un motivo ci sarà.
Michele è uno che, in generale, "c'è". In particolare, per gli amici c'è sempre. Impossibile girare con lui per le strade di Raiatea e avere fretta: mille soste sono necessarie per salutare tutti ed essere informato su tutto. È il mio pozzo d'informazione vivente su Raiatea e isole limitrofe. Conosce gli orari d'arrivo e partenza dei traghetti, conosce tutti i negozi e il loro inventario merci. C'è un problema? Se c'è Michele non c'è problema e se non può risolverlo lui conosce sicuramente qualcuno che può risolverlo.
È uno specialista delle liete sorprese: ne fa a tutti. Perde raramente la calma anche se non può vivere senza caffè e sigarette. Dopo aver trascorso un'avventurosa vita nell'editoria e nella progettazione d'impresa, Michele ha lasciato l'Italia nel 1996, a bordo della sua bellissima barca. Stanco di sognare il giro del mondo ha deciso di girarlo davvero. Rotta classica: Mediterraneo, Canarie, traversata atlantica e poi Caraibi, in lungo e in largo. Attraversato il canale di Panama ha fatto il secondo grande salto: circa 1000 miglia per arrivare alle Galapagos e poi altre 3000 miglia per giungere alle Marchesi. Dalle Marchesi mi scriveva e-mail piene d'entusiasmo. Poi ha rimesso la prua verso Ovest, diretto alle Isole della Società. E qui l'innamoramento si è trasformato in una convivenza senza possibilità di evasione. E chi può dargli torto?...
Nanà (ciao) a tutti.
Mi chiamo Michele Salvatore: forse un giorno sarò famoso, per ora certamente sono libero. Da un paio d'anni sono ormeggiato nel porticciolo di Uturoa, a Raiatea, l'isola sacra della Polinesia Francese. L'idea di essere presente su internet mi è venuta perché il paradiso ha senso solo potendolo condividere con altri.
Mi è venuto naturale questo mezzo per offrire agli italiani una vacanza diversa anche perché, detto tra noi e con tutta franchezza, anche noi sognatori dobbiamo andare al supermarket, di tanto in tanto.
Sono a disposizione per qualunque informazione sulla Polinesia Francese. Scrivimi cliccando il mio nome e ti risponderò al più presto. (Pubblicato il 13 gennaio 2004) -
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