L' isola che c'è

Una piccola isola ferma là, al centro del suo mare, magnetica e suadente, pronta ad accogliere chi è in fuga dal mondo e da se stesso e cerca soltanto conforto e protezione. L'isola che c'è è la storia di chi sa che deve perdersi se vuole davvero ritrovarsi, ma è, comunque, un bel perdersi nell'atollo di Pulàu Tiomàn fra i personaggi di fiaba che paiono di seta e si muovono leggeri come una ballerina sulle punte. Un uomo fugge dal passato e dal futuro, ha perso tutto e ora vuole soltanto capire il presente e la verità del suo io più nascosto e le risposte che va cercando arriveranno non dalle sue parole, ma dagli incontri improvvisi con figure da sogno che proprio qua, sull'isola di Tiomàn, hanno il potere magico di farti volare e di aprirti il cuore ogni giorno di più. Una musica dolcissima sembra accompagnare la voglia di cambiamento dell'uomo che si cerca e non smette di cercarsi. Un suono melodioso viaggia indietro nel tempo e rimanda agli echi lontani del Siddharta di Hermann Hesse e pare ricordarci che certi desideri inconfessati possono avverarsi solamente qua, nella quiete e nel silenzio di un'isola che c'è, di un'isola che è in ognuno di noi e che qualcuno un giorno ha chiamato per caso... Pulàu Tiomàn. (Pubblicato il 20 febbraio 2004) - Letture Totali 79 volte - Torna indietro

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