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Australia: come, quando, quanto e con chi

Itinerari, Tour e Idee di viaggio

Una dispensa completa completa di due itinerari che aiuta ad orientarsi chi deve programmare un viaggio in Australia, di Claudio Montalti - Inviato il 23 gennaio 2004 da Claudio Montalti.

Australia: come, quando, quanto e con chi

Sito o fonte Web: www.claudiomontalti.net Terra di grandi contrasti e dimensioni, in larga parte disabitato e coperto da terreni che si prestano ad ogni tipo di esplorazione, l'Australia è un paese che pare appositamente disegnato per l'avventura. Proprio il turismo d'avventura - dove con avventura si intende ogni sorta di esperienza all'aperto, non solo quel che è l'accezione normale del termine - di scoperta e di full immersion nella natura è parecchio incrementato negli ultimi anni.

L'Australia offre di tutto e di più, dal safari nelle aree più remote al bianchissimo atollo corallino, dall'arte aborigena alla metropoli più moderna, a foreste pluviali, deserti, fiumi, gole, e barriere coralline, senza citare tutte le attività di contorno, che sono numerosissime.
L'Australia è il paradiso delle 4WD e una delle poche frontiere ancora presenti sulla Terra. Non per niente l'Australia ha ospitato leggendarie edizioni del Came Trophy e, annualmente, ospita la Discovery Channel Eco-Challenge, una gara di otto-dieci giorni di auto fuoristrada senza alcuna asistenza. E già che ci siamo, perché non ricordare anche che l'Australia mette a disposizione le basi e i mezzi per l'ultima vera avventura, l'Antartide? E' possibile raggiungerla in giornata con gli Antarctica Sightseeing Flights organizzati da Melbourne (Croydon Travel insieme a Qantas Airways) durante i mesi estivi.

I gusti di chi ha già viaggiato questo splendido Paese-Continente dicono che è un Paese da viaggiare in motor home (camper) o camper van (furgoni adattati a spartani camper per 2 o 3 persone) o ancora in auto più tutta l'attrezzatura necessaria per il campeggio libero. Non mancheranno di certo le occasioni di qualche ritorno alla civiltà in un motel o albergo (e relativi servizi) ma intanto non potete fare cosa migliore di stare il più possibile all'aperto, a godere per conto vostro di una delle ultime frontiere del turismo. Ma pima ancora di prendere una qualsiasi decisione su come visitare e girare l'Australia, è importante sapere che è una cosa semplice da farsi fai-da-te per chiunque, per giovani e meno giovani e famiglie: sono sufficienti una cartina, qualche rudimento d'imnglese, la carta di credito e tanto tempo. Altro non serve.

Appartengono al passato gli anni in cui l'Outback australiano era sconosciuto e irraggiungibile per gli stessi nativi, sinonimo di vera frontiera, di inondazioni improvvise, di pericolosi deserti, di fauna micidiale. Le strade asfaltate che ora coprono tutta la costa, collegano il sud al nord da Port Augusta a Darwin, e anche tutte le maggiori icone del turismo (Uluru, Kakadu, Monkey Mia, Ningaloo Reef, la Stockman’s Hall of Fame), e le stazioni di benzina, che pure offrono cibo, letti, docce, giornale e quanto altro cui siamo abituati, sminuiscono forse il mito dell'Outback ma lo rendono assai accessibile a tutti. Nemmeno rotture e problemi dell'auto sono un problema perché ogni roadstation ha un meccanico capace di far fronte a qualsiasi emergenza, di far arrivare il pezzo necessario nel giro di una giornata mentre in città occorrerebbero magari giorni. Pare antitetico ma è proprio così.

Aiutati così a decidere il "come" girare l'Australia, siamo arrivati al "cosa" vedere. Anzitutto, ha una importanza rilevante il tempo, inteso come giorni da trascorrere in OZ. E' molto vicino alla realtà che vi si possono trascorrere 2 o tre anni senza scoprire tutti i segreti del Paese. Ma 2 o 3 anni sono fantascienza. Sono già sono fortunati coloro che potranno avere a disposizione 2 o 3 mesi, ma se il periodo - come è facile prevedere - è ancora minore, il consiglio migliore è quello di non strafare. Non ha senso fare centinaia e centinaia di chilometri al giorno solo per coprire tutto il Paese, mentre ad esempio ne ha molto ritagliare un'intera giornata da trascorrere su una spiaggia o all'ombra di un profumato eucalipto.

La parte attorno Cairns è l'area più gettonata dagli adventurer. La presenza di aeroporti e di continui voli diretti da oltremare ha permesso incrementi di visite impensabili soltano un decennio addietro. Tutte le maggiori attrazioni naturali si possono visitare in tutta sicurezza, e ogni visitatore può scegliere in un'ampia gamma di opzioni, dal self drive al safari in tenda attraverso la regione di Daintree e Cape Tribulation, o alla singola attrazione, sia questa di bungee jump nella foresta delle Saddleback Mountains, o di seguire in canoa il corso del Mulgrave River, o di fare rafting, qualche puntata alla Great Barrier Reef.
Il Kimberley, nel nord-est del WA, e relativamente prossimo al NT, è una delle maggiori attrattive australiane. Questa drammatica, difficile e scarna regione - con la più bassa densità di abitanti per chilometro del pianeta pur esendo grande tre volte la Corea del Sud - rivela sorprese quasi ad ogni passo, dalle dune rosse del Great Sandy Desert a nord, a grotte, gole, cascate, comprese quelle innescate dalla marea vicino a Derby, a est, e anche foreste e fauna come tartarughe giganti, salties, canguri, wallaby e tante altre specie ancora, tutte propria e uniche dell'Australia. Ancora un paio di decenni orsono, il Kimberley era accessibile solo agli esploratori esperti. Oggi, gli operatori usano veicoli 4WD, navi, elicotteri e piccoli aerei per realizzare i loro itinerari. Ognuno a modo suo, ognuno di essi collega tutte le maggiori attrazioni della regione: le gole del Fitzroy River; il Purnululu (Bungle Bungle) National Park, i coralli del Rowley Shoals, l'area vulcanica e sabbiosa della Prince Regent Nature Reserve e la Wolfe Creek Crater Meteorite Reserve, con un cratere del diametro di 850 metri.

Vedere il Kimberley durante la stagione umida (l'estate australiana) significa assistere ad improvvise e violente (e pericolose) tempeste, con fiumi che in due o tre giorni si allargano a dismisura (il Fitzroy River può passare dai suoi soliti 100 metri a 10 chilometri). A nord di Perth si trovano altre meraviglie: una costa indimenticabile, con le spiagge e le camminate di Kalbarri, i delfini di Monkey Mia, Exmouth e Shark Bay, il Pinnacles Desert, il parco di manghi di Carnarvon e il superbo reef di Ningaloo Reef, lungo 260 chilometri e a soli 100 metri dalla riva della Coral Coast, dove ci si può immergere e nuotare con balene, mante, delfini e squali, insomma le stesse attrazioni ed emozioni della Great Barrier Reef orientale senza doversi imbarcare. Oltre a questi, come dimenticare Exmouth, il parco di Pilbara e Broome, ma anche gli insediamenti in pieno e selvaggio Outback, cittadine fantasma dove si scavava l'oro, allevamenti remoti di pecore o di bovini, spesso in pascoli estesi quanto intere nazioni europee, tutti meritevoli di una visita?

Se vi interessa il rafting - una delle attività più gettonate d'Australia - il Tully River nel nord del Queensland è forse la migliore attrazione di questo genere in quanto è ben servita, controllata, il livello dell'acqua è costante ed è sempre calda così che non è necessario indossare lo speciale abbigliamento mentre si scende attraverso foreste tutte censite dal World Heritage.

La Tasmania è famosissima per i suoi rafting. Ne offre uno in uno dei pochi fiumi davvero selvatici, il Franklin, che non era stato scoperto fino al 1971. Questo rafting è l'equivalente dell'Everest per uno scalatore: un mito. Non tutte le attività della Tasmania richiedono questi livelli di preparazione. Ad esempio, ogni giorno dalla cima della Cradle Mountain partono escursioni giornaliere alla portata di tutti e non solo rafting.

E le avventure abbondano anche nel South Australia, sede di deserti ma anche di amenità come Coober Pedy, capitale mondiale dell'opale. Qui, la costa meridionale offre fishing game (Port Lincoln) e immersioni. Numerosi safari partono da Broken Hill per l'Outback del New South Wales, un classico nel suo genere perché così vicino a Sydney, che merita almno un paio di giorni di visita. Da Melbourne, imperdibili anche la Great Ocean Road e una puntata dai simpaticissimi fairy penguin di Phillips Island.
Molti sono gli itinerari "classici" dell'Australia.

Un "classico" è la traversata da sud a nord (e viceversa), cioè dai Flinders Ranges, al centro Rosso di Uluru (Ayers Rock), del Simpson Desert, del Kings Canyon e Alice Springs, alle meraviglie tropicali del Top End con il Kakadu National Park e il Katherine Gorge. C'è molto altro lungo la strada, luoghi poco frequentati ma non per questo meno meritevoli come Dalhousie Spring su un lato del Simpson Desert, centinaia di chilometri tra una piccola città e l'altra dell'Outback lungo i quali potrai immergerti e dormire sotto un cielo incredibile, un viaggio nel viaggio conoscendo le aree più remote e la sua gente, conoscendo molto di se stessi e della vita. Tutti i campeggi sono qui liberi, cioè aree appena attrezzate, con fuoco di legna, lontano dalla più vicina forma di civiltà. E' magico.

I tempi consigliati? Conta sempre una settimana o giù di lì per visitare rispettivamente Nullarbor, l'area attorno a Perth, per andare da Sydney a Melbourne seguendo la costa, per godere di un piccolo tratto della Great Barrier Reef, i dintorni di Cairns o le Whitsunday Island, per i dintorni di Alice Springs, per i Flinders Rangers, per Mt Isa più Tennant Creek, per Kings Canyon più Uluru più Kata Tjuta, per Port Augusta più Broken Hill. E una settimana intera è necessaria anche per Cape York, per il Channel Country tra Birdsville, Longreach e Cloncurry, per esplorare il Gulf Country (pesca al barramundi a Burketown, i fossili a Riversleigh e le meraviglie del Lawn Hill National Park a nord del Mount Isa.).

Se hai un solo mese, limitati il più possibile ad un solo stato. Per esempio, un mese in SA vola via facilmente visitando prima le grotte, la flora e la fauna selvatica dei Flinders Ranges, seguito poi da un viaggio verso nord via Lago Eyre e la pista di Oodnadatta attraverso le oasi di Dalhousie Springs su un lato del Simpson Desert, e un ritorno alla civiltà attraverso le cantine vinicole della Clare Valley, le colline di sabbia e i laghi del Coorong, i leoni marini di Kangaroo Island e le spiagge attorno Robe e Beachport.
Il NT è un'altra eccellente alternativa se hai un mese intero. Facendo base a Darwin - imperdibili i mercati all'aperto di Mindil Beach ogni martedì e somenica sera - ci sono escursioni quotidiane a Howard Springs e Berry Springs. Facile spendere una settimana nella regione del Mary River e del Kakadu National Park.

Poi ci sono le Edith Falls, Katherine e il Nitmiluk National Park, dove un canoa-camping lungo la gola è un must. Permessi aborigeni permettendo, non puoi perdere le meraviglie della Coburg Peninsula e del Gurig National Park, la visita all'antica terra aborigena del Arnhem Land. A sud di Katherine ci sono le sorgenti calde di Mataranka, la outstation aborigena di Manyallauk dove i locali Jaowyn sono disponibili ad accompagnarti in una particolare escursione, spiegandoti le loro tradizioni, ed anche la Elsey Station di " We of the Never Never", un libro diventato una leggenda da queste parti, fino alla città remota di Borroloola passando per il fantastico Roper River. Un mese serve anche per il sorprendente angolo sud occidentale australiano, con le magnifiche spiagge attorno Esperance e Cape Le Grande National Park, la strada costiera del McKenzie River National Park, e le Stirling Ranges.

Imperdibili le baie del surf tra Denmark e il Margaret River, le cantine vinicole, le foreste di alberi secolari, le grotte di Augusta. Un altro mese serve pe ril Victoria, e un altro ancora solo per visitare l'incredibile isola di Tasmania.

Per ultima lasciamo forse l'eperienza più interessante che possiate fare in Australia, un breve viaggio nel viaggio attraverso l'affascinate, appagante, leggendaria, antichissima e sorprendente cultura aborigena. Difficilmente un australiano bianco vi parlerà volentieri di queste cose. Anzi, probabilmente vi girerà le spalle non appena tirete fuori questo tipo di curiosità. Nonostante nell'ultimo decennio si sia fatto molto per riparare ai numerosi torti subiti dal popolo indigeno, e molte terre siano tornate all'originale proprità delle Genti che le abitavano da decine di migliaia d'anni, il problema è ancora lontano dall'essere risolto, superato.

Per viaggio nel viaggio non intendiamo una di quelle escursioni progettate ad uso e consumo del turista, con tanto di lanci di boomerang, lezioni di didgeridoo e brevi esposizioni artistiche o orali, ma una immersione totale in una cultura e una filosofia del vivere, del rapportarsi alla Natura e agli altri individui della stesse come di altre Genti ovunque si sia riusciti a ricostruire le Songlines (le Vie dei Canti) che fanno parte di un unico Dreamtime, una vera e propria storia Universale delle Genti, di tutte le Genti, qualcosa come 40 mila anni oralmente documentati.

Tuffarsi nel magico mondo di una Outstation aborigena non è semplice, anzitutto perché le Genti sono sovrane nel proprio territorio e decidono autonomamente chi invitare, quando e perché, e si tratta sempre di motivazioni particolari, finalizzate alla massima sensibilizzazione del loro modo di vivere col minimo sforzo. Non possono essere quindi visite da fare all'ultimo momento, così, per curiosità. Ci sono informazioni da cercare (noi vi aiuteremo, ma fino ad un certo punto)... contatti da prendere... veri esami da sostenere (anche se non in senso scolastico)... e ci vuole tanta pazienza.

In secondo luogo, la visita alle Outstation non è, e non può essere, intesa come escursione turistica. In quei luoghi si vive come aborigeni, o non si vive affatto, e per farlo serve molta curiosità, sensibilità e apertura mentale ma credeteci... da nessun altra parte e in nessuna altro momento troverete tanto appagamento e tanta vita e tante domande nuove e tante risposte. Tornerete cambiati, questo ve lo posso assicurare...

Il mio consiglio. Guida da te il tuo motorhome, il tuo campervan, o la tua auto "all inclusive" di attrezzatura da campeggio, e poi fermati dove capita lungo l'itinerario proposto (oppure prenota volta per volta le tue piazzole nel campeggio d'arrivo). I nostri suggerimenti ti procureranno emozioni a non finire ma ti mettiamo in guardia sul fatto che - data la lunghezza degli itinerari proposti - i trasferimenti possono essere davvero molto lunghi e molto noiosi se a guidare sei sempre tu o è sempre la stessa persona, mentre con una buona rotazione subirete poche onseguenze perché i luoghi da vedere e in cui fermarsi lungo gli itinerari sono praticamente infiniti. Per lo stesso motivo, la durata e la cronologia degli itinerario posson facilmente allungarsi. Quelli che sono elencati sono considerati tempi minimi per vedere le attrazioni autraliane più importanti, ma di una cosa siamo sicuri: con i nostri suggerimenti farai un viaggio indimenticabile, e per motti versi ti sembrerà di tornar eindietro nel tempo, agli anni dei pionieri. Gli itinerari proposti vanno bene in qualsiasi stagione con la sola avvertenza di evitare la stagione umida (da novembre a marzo per i NT, nord Quennsland e il Kimberley) perché piove davvero molto, i parchi sono impraticabili e persinole maggiori Hyghway vengono continuamente interrotte da alluvioni improvvise. Sempre nello stesso periodo, in questi luoghi non si può fare il bagno - almeno sulle coste del continente, perché le acque si affollano di mortali meduse riichiamate dal ricco nutrimento che i fiumi in piena riversano in mare.

Lascio tre itinerari a basso costo).

AUSTRALIA... SELF DRIVE ADVENTURES
Brisbane < - > Broome

AUSTRALIA... SELF DRIVE ADVENTURES
Australia Classica
AUSTRALIA... EXTRA TOURS vai... (Pubblicato il 23 gennaio 2004) - Letture Totali 99 volte - Torna indietro

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