Giordania

Viaggi: cosa vedere tra mare, città, parchi...

 Da non perdere in Giordania: mare, nudismo, citt?, parchi, artigianato

Da non perdere (dettagli)
Amman. Il fascino della capitale giordana è nel contrasto tra quartieri antichi e moderni, ricchi e poveri, tra le zone alla moda e le zone più tradizionali. Un paio di giorni sono in definitiva consigliabili per assaporare questa città. La meravigliosa Petra, la Città di Roccia. Una città vera, di forma ellittica (1 km. per 1,5 km), situata su un altopiano a circa 900 metri di altezza, circondata da alte montagne con pareti a picco che si elevano per altri 300 metri, tutta plasmata dalla natura e dall’uomo in una stupenda pietra arenaria gradevolissima al tatto e alla vista in più di venti colori diversi dal bianco al rosa al rosso, al celeste, al blu, all’indaco, all’azzurro, al viola. Famosissimo il siq, la stradina tortuosa lunga oltre un chilometro creata da erosioni e sconvolgimenti naturali tra due pareti rocciose a picco alte fino a 200 metri, che quasi segretamente conduce all’interno della città. Da solo, meriterebbe una giornata intera da trascorrere osservando le infinite variazioni di luce e di colore prodotte dai raggi del sole che vi penetrano nelle varie ore della giornata, ma infinite sono le attrazioni della Città nella Roccia. La visita comincia inevitabilmente con una levataccia, ma non si rimane assolutamente delusi, anzi... La realtà supererà ogni vostra immaginazione. Per vedere bene Petra ci vuole più di una giornata, una e mezza. E' possibile fare un biglietto che vale per due giorni, putroppo per ragioni di "pacchetto" l'escursione a Petra risulterà spesso compressa in mezza giornata, tra orari nudi e crudi, che però riusciranno solo in parte ad offuscane la magia. Avrete problemi a visitare Petra in mezza giornata, soprattutto col caldo. Ad esempio, seppure in discesa, il ritorno finale al punto di partenza risulterà faticoso e stressante anche a causa dell’ora infelice e contrattare con i beduini il trasporto in calesse fino all’uscita vi provocherà richieste esose. Meno costoso, perché ce ne sono tanti, è invece il tratto finale a cavallo lungo l'ultimo chilometro e mezzo di salita nel siq fino al punto di partenza. Consigliato entrare molto presto al sito archeologico. Jerash. Uno dei siti Romani meglio conservati e più belli del mondo. Con Petra è la principale attrazione turistica, dal punto di vista architettonico, della Giordania. Intanto che vi avvicinerete l’ingresso, sarete avvicinati da frotte di giovani che si spacciano per guide turistiche, con tanto di tesserino di riconoscimento e fotografia. Prendetene una, non tanto per essere accompagnati durante la visita, cosa di cui si può benissimo farne a meno, ma solo per non subire un assalto continuo. L’entrata agli scavi è gratuita. Teatro Sud, il più grande dei tre teatri di Gerasa è capace di contenere 5.000 persone e p roprio qui si tiene ogni anno, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, il festival internazionale delle arti e della cultura di Jerash. La costruzione è famosa per la perfezione dell’acustica, provaree per credere. Imperdibile il Foro, uno dei più belli e meglio conservati, anche se il Ninfeo, una monumentale fontana, e il Tempio d’Artemide, sono senz'altro più famosi per la raffinatezza delle loro sculture e colonne corinzie, autentici capolavori. Imperdibile anche l'itinerario che tocca tutte le le antiche città carovaniere: la pittoresca King’s Highway, comunemente conosciuta tra i giordani col nome di "strada del sultano". Non si può fare a meno di percorrerla e si snoda da Petra a Madaba, serpeggiando lungo i fianchi di vari canyon che, uno dopo l’altro, oltrepassa. Attraversa inoltre antiche città ed interessanti castelli (quello di Kerak è il più imponente), non tutti ben conservati, ma vale comunque la pena vederli perché dominano sempre bei panorami sul desolato paesaggio giordano. Wadi Rum, dove è possibile vedere un bel tramonto, e per conoscere un po' il deserto, anche se in piccolo, anche se per un solo giorno (che è chiaramenet insufficiente). Si ha, in ogni caso, la possibilità di percepirne l’ambiente. Un consiglio: osservate un'alba dalla "Grande Duna". Nei paraggi, meritano una visita (indipensabile una guida locale) la "Fonte di Lawrence", dove si trovano gli accampamenti delle tribù beduine che ancora oggi continuano a vivere nel deserto, fedeli alle proprie tradizioni, il "Canyon di Kazali", ove si trovano graffiti molto ben conservati dell’età della pietra, il "Grande Arco di Burdah". Un’ora di strada dopo Kerak, c'è il canyon di Wadi al-Mujib, profondo più di mille metri. Al livello dell’acqua, è possibile intraprendere un’escursione sul fondo della gola, a piedi se il letto del fiume è asciutto, in barca in caso contrario. Sulla "strada dei re", vecchia almeno cinquemila anni, si possono fare un grande numero di deviazioni vuoi per ammirare un paesaggio, una sorgente termale, piccoli ed incantevoli villaggi, profondi canyon, una riserva faunistica, un castello, una città antica. Tra i must: Madaba, la città dei mosaici; il Monte Nebo, mosaici più una delle tombe "ufficiali" di Mosè; il Mar Morto, via Naur, il luogo più basso della terra. Il Mar Morto non è proprio l'ideale per una nuotata, ma provare la strana sensazione di densità dell'acqua non è spiacevole. Non tenete però gli occhi aperti in acqua: a concentrazione di sale al 30% si fa' subito sentire. Per chi ama la natura e il campeggio, è imperdibile la riserva naturale di Dana, tra le montagne del sud vicino a Tafila, un paesaggio bellissimo e i soliti meravigliosi tramonti della Giordania.

Si può perdere
Aqaba propriamente intesa come meta per il Mar Rosso. Ci sono tante località al momento recensite molto meglio. Se scegliete questa meta, evitate le spiaggie degli albeghi e andate un po' fuori, verso il confine saudita, per trovare un mare ancora incontaminato dove si può nuotare in mezzo ai coralli e a pesci di tutti i colori, ad esempio al Royal Diving Center. (Pubblicato il 22 maggio 2004)

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